Obblighi dell’interessato nella gestione di affari
Articolo 2031 codice civile
Obblighi dell’interessato
Qualora la gestione sia stata utilmente iniziata, l’interessato deve adempiere le obbligazioni che il gestore ha assunte in nome di lui, deve tenere indenne il gestore di quelle assunte dal medesimo in nome proprio e rimborsargli tutte le spese necessarie o utili con gli interessi dal giorno in cui le spese stesse sono state fatte.
Questa disposizione non si applica agli atti di gestione eseguiti contro il divieto dell’interessato, eccetto che tale divieto sia contrario alla legge, all’ordine pubblico o al buon costume.
Erogazione di acqua da pozzo privato in favore di località comunale – Giurisdizione del giudice ordinario
Appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario la domanda, proposta da una società privata nei confronti di un Comune, avente ad oggetto il pagamento del corrispettivo e il rimborso dei costi sostenuti per l’erogazione di acqua, da un pozzo privato in gestione, agli abitanti di una località situata nel territorio comunale, fornita, dapprima, su richiesta espressa dell’ente locale e sulla base dell’impegno assunto dallo stesso di farsi carico dell’approvvigionamento idrico e, successivamente, in esecuzione di un’ordinanza contingibile ed urgente del Comune medesimo; ciò in quanto il rapporto giuridico instaurato prima della predetta ordinanza può essere inquadrato nell’ambito della “negotiorum gestio” (stante l’impedimento dell’ente pubblico all’esercizio delle proprie competenze e il vantaggio conseguito all’attività posta in essere dal privato), mentre, per il periodo successivo, la domanda non trova fondamento nell’impugnazione del provvedimento d’urgenza ma nelle conseguenze economiche derivate dalla sua esecuzione, sicché, per entrambe le … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezioni Unite, Ordinanza 1-4-2020, n. 7641
Locazione della cosa comune da parte di uno dei comproprietari
La locazione della cosa comune da parte di uno dei comproprietari rientra nell’ambito della gestione di affari, con la conseguenza che, nel caso di gestione non rappresentativa, il comproprietario non locatore può ratificare l’operato del gestore senza formalità particolari, potendo la ratifica essere espressa dalla stessa domanda di pagamento dei canoni, ed esigere dal conduttore, in virtù dell’art. 1705, comma 2, c.c. – applicabile per effetto del richiamo al mandato contenuto nell’art. 2032 c.c. – la parte, proporzionale alla … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 3, Sentenza 10-10-2019, n. 25433
Comodato della cosa comune
Il comodato della cosa comune da parte di uno dei comproprietari rientra nell’ambito della gestione di affari ed è soggetto alle regole di tale istituto, sicché, nel caso di gestione non rappresentativa, il comproprietario non concedente può ratificare l’operato del gestore a norma dell’art. 2032 c.c. ed esercitare i diritti di credito derivanti dall’esecuzione del mandato ai sensi dell’art. 1705, comma 2, c.c. (applicabile per effetto del richiamo contenuto nel citato art. 2032 c.c.), assolvendo tali regole alla funzione di tutela dell’affidamento del terzo dagli effetti delle modifiche della volontà di contrarre eventualmente sopravvenute tra comproprietari; nondimeno, il comproprietario non concedente può manifestare il proprio dissenso a norma dell’art. 2031, comma 2, c.c., con l’effetto di … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 3, Ordinanza 10-9-2019, n. 22540
Mantenimento della prole – Mantenimento da parte di uno solo dei coniugi – Diritto al rimborso ‘pro quota’
Il coniuge che abbia integralmente adempiuto l’obbligo di mantenimento dei figli, pure per la quota facente carico all’altro coniuge, è legittimato ad agire “iure proprio” nei confronti di quest’ultimo per il rimborso di detta quota, ed anche per il periodo anteriore alla domanda, atteso che l’obbligo di mantenimento dei figli sorge per effetto della filiazione e che nell’indicato comportamento del genitore adempiente è ravvisabile un caso di gestione di affari, produttiva, a carico dell’altro genitore, degli effetti di cui all’art. 2031 c.c. Cassazione Civile, Sezione 6-1, Ordinanza 15-3-2017, n. 6819
Pubblica amministrazione – Requisito della “absentia domini”
In materia di gestione di affari, il requisito della “absentia domini” non può configurarsi, riguardo alla Pubblica Amministrazione, nei termini di una semplice carenza di “prohibitio”, ostandovi la posizione costituzionale della P.A., la cui organizzazione è coperta da riserva di legge ed il cui operato è soggetto al principio dell’evidenza pubblica, ciò che implica che le funzioni pubbliche attribuite “ex lege” a ciascun dicastero, in cui essa si articola, vengano espletate per il raggiungimento di scopi indicati nell’indirizzo politico governativo e nell’esercizio di una piena discrezionalità, nella scelta dei mezzi e degli impieghi finanziari ritenuti più opportuni per la realizzazione dei diversi interessi affidati alla sua cura. Cassazione Civile, Sezione 6, Ordinanza 3-2-2017, n. 2944
Locazione della cosa comune da parte di uno dei comproprietari
La locazione della cosa comune da parte di uno dei comproprietari rientra nell’ambito della gestione di affari ed è soggetta alle regole di tale istituto, tra le quali quella di cui all’art. 2032 cod. civ., sicché, nel caso di gestione non rappresentativa, il comproprietario non locatore può ratificare l’operato del gestore e, ai sensi dell’art. 1705, secondo comma, cod. civ., applicabile per effetto del richiamo al mandato contenuto nel citato art. 2032 cod. civ., esigere dal conduttore, nel contraddittorio con il comproprietario locatore, la quota dei canoni corrispondente alla rispettiva quota di proprietà indivisa. Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza 4-7-2012, n. 11135