Codice Civile
Articolo 2712 codice civile
Riproduzioni meccaniche
Le riproduzioni fotografiche, informatiche o cinematografiche, le registrazioni fotografiche e, in genere, ogni altra rappresentazione meccanica di fatti e di cose formano piena prova dei fatti e delle cose rappresentate, se colui contro il quale sono prodotte non ne disconosce la conformità ai fatti o alle cose medesime.
Articolo così modificato dall’art. 23-quater D.Lgs. 07.03.2005, n. 82 così come inserito dall’art. dall’art. 16 D.Lgs. 30.12.2010, n. 235 con decorrenza dal 25.01.2011. Si riporta di seguito il testo previgente:
“Le riproduzioni fotografiche o cinematografiche, le registrazioni fotografiche e, in genere, ogni altra rappresentazione meccanica di fatti e di cose formano piena prova dei fatti e delle cose rappresentate, se colui contro il quale sono prodotte non ne disconosce la conformità ai fatti o alle cose medesime. “.
Giurisprudenza:
Disconoscimento delle fotografie e disconoscimento previsto dall’art. 215, secondo comma, cpc – Differenze
In tema di efficacia probatoria delle riproduzioni fotografiche, il disconoscimento delle fotografie non produce gli stessi effetti del disconoscimento previsto dall’art. 215, secondo comma, c.p.c., perché mentre questo, in mancanza di richiesta di verificazione e di esito positivo di questa, preclude l’utilizzazione della scrittura, il primo non impedisce che il giudice possa … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 3, Ordinanza 29-4-2022, n. 13519
Colloqui tra il dipendente e i colleghi di lavoro – Registrazione all’insaputa dei conversanti
Nell’ambito dei rapporti di lavoro, la registrazione di conversazioni tra un dipendente e i suoi colleghi presenti, all’insaputa dei conversanti, configura una grave violazione del diritto alla riservatezza che giustifica il licenziamento intimato, a meno che, ai sensi dell’art. 24 del d.lgs. n. 196 del 2003 (vigente “ratione temporis”), la registrazione occulta dei dialoghi non si sia resa necessaria per difendere un diritto in giudizio, a prescindere dalla esatta coincidenza soggettiva tra i conversanti e le parti processuali, purché l’utilizzazione di tale registrazione avvenga solo in funzione del perseguimento di tale finalità e per il periodo di tempo strettamente occorrente. Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza 2-11-2021, n. 31204
Modalità del disconoscimento
In tema di efficacia probatoria delle riproduzioni informatiche di cui all’art. 2712 c.c., il disconoscimento idoneo a farne perdere la qualità di prova, degradandole a presunzioni semplici, deve essere non solo tempestivo, soggiacendo a precise preclusioni processuali, ma anche chiaro, circostanziato ed esplicito, dovendosi concretizzare nell’allegazione di … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 6-1, Ordinanza 13-5-2021, n. 12794
Riproduzione cartacea delle risultanze di un sito internet – Contestazione – Poteri del giudice – Verifica diretta del sito
In tema di prova civile, la conformità della riproduzione cartacea delle risultanze di un sito internet può essere oggetto di contestazione ai sensi dell’art. 2712 c.c. e delle norme del codice dell’amministrazione digitale, ma al giudice è sempre consentito – anche d’ufficio ai sensi dell’art. 447 bis, comma 3, c.p.c., se applicabile – l’accertamento della contestata conformità con qualunque mezzo di prova, inclusa la richiesta di informazioni al gestore del servizio ai sensi dell’art. 213 c.p.c. ovvero, come nella specie, mediante verifica diretta del sito. (Nella specie, la S.C. ha confermato la correttezza della verifica, svolta d’ufficio dal giudice ed eseguita mediante … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 3, Ordinanza 26-8-2020, n. 17810
Inoltro del documento a mezzo telefax – Presunzione di avvenuta ricezione
Una volta dimostrato l’avvenuto corretto inoltro del documento a mezzo telefax al numero corrispondente a quello del destinatario, deve presumersene il conseguente ricevimento e la piena conoscenza da parte di costui, restando, pertanto, a suo carico l’onere di dedurre e dimostrare eventuali elementi idonei a confutare l’avvenuta ricezione. (Nella specie, la S.C. ha cassato la decisione di merito che aveva escluso l’applicazione del predetto principio ad un atto interruttivo della prescrizione, pur in presenza di un rapporto di trasmissione del documento ad un numero di telefax che, se corrispondente a quello del destinatario, avrebbe imposto a questi di dimostrare l’impossibilità di conoscere l’atto per causa non imputabile). Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza 24-5-2019, n. 14251
Valore probatorio telefax
La riproduzione di un atto mediante il servizio “telefax” rientra fra quelle meccaniche indicate, con elencazione non tassativa, dall’art. 2712 c.c., che formano piena prova dei fatti o delle cose rappresentate se colui contro il quale è prodotta non ne disconosce la conformità ai fatti o alle cose medesimi, costituendo detta modalità di trasmissione un sistema di posta elettronica volto ad accelerare il trasferimento della corrispondenza mediante la riproduzione a distanza – con … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 6-2, Ordinanza 27-2-2019, n. 5778
SMS – Valore probatorio documenti degli ‘sms’
Lo “short message service” (“SMS”) contiene la rappresentazione di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti ed è riconducibile nell’ambito dell’art. 2712 c.c., con la conseguenza che forma piena prova dei fatti e delle cose rappresentate se colui contro il quale viene prodotto non ne contesti la conformità ai fatti o alle cose medesime. Tuttavia, l’eventuale disconoscimento di tale conformità non ha gli stessi effetti di quello della scrittura privata previsto dall’art. 215, comma 2, c.p.c. poiché, mentre, nel secondo caso, in mancanza di richiesta di verificazione e di esito positivo della stessa, la scrittura non può essere utilizzata, nel primo non può escludersi che il giudice possa accertare la rispondenza all’originale anche attraverso altri mezzi di prova, comprese le presunzioni. (Nella specie, veniva in questione il disconoscimento della conformità ad alcuni “SMS” della trascrizione del loro contenuto). Cassazione Civile, Sezione 2, Ordinanza 21-2-2019, n. 5141
Accertamento delle imposte sui redditi Controllo cartolare – Duplicazione dei crediti esposti in dichiarazione – Prova – Risultanze dell’anagrafe tributaria – Idoneità – Disconoscimento ex art. 2712 c.c. – Rilevanza – Esclusione
In tema di accertamento mediante controllo automatizzato ex artt. 36-bis del d.P.R. n. 600 del 1973 e 54-bis del d.P.R. n. 633 del 1972, in caso di duplicazione dei crediti esposti in dichiarazione dal contribuente, l’Ufficio può rettificare l’imposta dovuta avvalendosi della documentazione estratta dall’anagrafe tributaria, senza che assuma rilevanza il disconoscimento di conformità della stessa effettuato ai sensi dell’art. 2712 c.c., trattandosi della stampa delle risultanze di un sistema informatico e non della riproduzione meccanica di documenti cartacei. Cassazione Civile, Sezione Tributaria, Sentenza 12-7-2018, n. 18403
Disconoscimento delle fotografie e disconoscimento previsto dall’art. 215, secondo comma, cpc
Il disconoscimento della conformità di una copia fotostatica all’originale di una scrittura non ha gli stessi effetti del disconoscimento previsto dall’art. 215, comma 2, c.p.c., perché mentre quest’ultimo, in mancanza di richiesta di verificazione e di esito positivo di questa, preclude l’utilizzazione della scrittura, il primo non impedisce che il giudice possa accertare la conformità all’originale anche attraverso altri mezzi di prova, comprese le presunzioni. Ne consegue che l’avvenuta produzione in giudizio della copia fotostatica di un documento, se impegna la parte contro la quale il documento è prodotto a prendere posizione sulla conformità della copia all’originale, tuttavia non vincola il giudice all’avvenuto disconoscimento della riproduzione, potendo egli apprezzarne l’efficacia rappresentativa. Cassazione Civile, Sezione Tributaria, Ordinanza 23-5-2018, n. 12737
Messaggio di posta elettronica – Valore probatorio
In tema di efficacia probatoria dei documenti informatici, il messaggio di posta elettronica (cd. e-mail) costituisce un documento elettronico che contiene la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti che, seppure privo di firma, rientra tra le riproduzioni informatiche e le rappresentazioni meccaniche di cui all’art. 2712 c.c. e, pertanto, forma piena prova dei fatti e delle cose rappresentate se colui contro il quale viene prodotto non ne disconosca la conformità ai fatti o alle cose medesime. Cassazione Civile, Sezione 6-2, Ordinanza 14-5-2018, n. 11606
Contenzioso tributario – Deposito dei documenti produzione da parte del ricorrente di documenti in fotocopia – Efficacia probatoria
In tema di contenzioso tributario, ai sensi dell’art. 22, comma 4, del d.lgs. n. 546 del 1992, la produzione, da parte del ricorrente, di documenti in copia fotostatica costituisce modalità idonea per introdurre la prova nel processo, atteso che, in virtù dell’art. 2712 c.c., è onere dell’Amministrazione finanziaria contestarne la conformità all’originale, a fronte della quale il giudice è tenuto a disporre la produzione del documento in originale ex art. 22, comma 5, del detto decreto. Cassazione Civile, Sezione Tributaria, Sentenza 11-5-2018, n. 11435