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Art. 2722 cc – Patti aggiunti o contrari al contenuto di un documento

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Articolo 2722 codice civile

Patti aggiunti o contrari al contenuto di un documento

La prova per testimoni non è ammessa se ha per oggetto patti aggiunti o contrari al contenuto di un documento, per i quali si alleghi che la stipulazione è stata anteriore o contemporanea.


 

Giurisprudenza:

Negozio fiduciario – Prova per testimoni del “pactum fiduciae”

In tema di negozio fiduciario, la prova per testimoni del “pactum fiduciae” è sottratta ai limiti previsti dagli artt. 2721 e ss. c.c. soltanto nel caso in cui detto patto sia volto a creare obblighi connessi e collaterali rispetto al regolamento contrattuale, onde realizzare uno scopo ulteriore in rapporto a quello naturalmente inerente al tipo di contratto stipulato, senza direttamente contraddire il contenuto espresso di tale regolamento; al contrario, ove il patto si ponga in antitesi con quanto risulta dal contratto, la qualificazione dello stesso come fiduciario non è sufficiente ad impedire l’applicabilità delle disposizioni che vietano la prova testimoniale dei patti aggiunti o contrari al contenuto di un documento. (In applicazione di tale principio, la S.C. ha confermato la decisione di merito che aveva ritenuto ammissibile la … continua a leggere Cassazione Civile, Sezione 3, Ordinanza 4-3-2022, n. 7179

 

Prova testimoniale relativa all’esistenza di una pattuizione sulla misura e l’entità del bene

Nel concetto di patti aggiunti o contrari al contenuto del documento contrattuale, in relazione ai quali opera il divieto di ammissione della prova testimoniale di cui all’art. 2722 c.c., non rientrano quelle pattuizioni il cui contenuto od oggetto non risulti in alcun modo previsto dal contratto e che non possono, perciò, ritenersi comprese nel negozio consacrato nell’atto scritto, ma che non siano in contrasto con la volontà contrattuale precisamente e compiutamente espressa, così che la prova testimoniale deve ritenersi ammissibile quando essa non miri ad ampliare, modificare o alterare la disciplina obiettiva prevista nel contratto stipulato per iscritto ma abbia ad oggetto elementi di mera integrazione e chiarificazione del contenuto della volontà negoziale. Ne consegue che, in caso di vendita di un immobile, quando il bene sia stato contrattualmente individuato, nella sua localizzazione e struttura, in modo sufficientemente certo, ma non ne sia stata precisata la … continua a leggere Cassazione Civile, Sezione 2, Ordinanza 20-1-2022, n. 1742

 

Simulazione posta in essere dal mandatario con rappresentanza all’insaputa del mandante

Il mandante, non partecipe ed ignaro dell’accordo simulatorio, il quale agisca per la dichiarazione di simulazione della quietanza, relativa all’avvenuto pagamento del prezzo, in relazione ad una vendita posta in essere dal suo mandatario con rappresentanza, è da considerarsi “terzo” rispetto a siffatto contratto: conseguentemente egli può fornire la prova della simulazione “senza limiti”, ex art. 1417 c.c., e, quindi, sia a mezzo di testimoni, sia a mezzo di presunzioni, dovendosi inoltre escludere che, in dipendenza della natura di confessione stragiudiziale della quietanza, possano valere, riguardo alla sua posizione, i limiti di impugnativa della confessione stabiliti dall’art. 2732 c.c., applicabili esclusivamente nei rapporti fra il mandatario e il preteso simulato acquirente. Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza 4-2-2021, n. 2619

 

Ambito applicativo

In tema di prova scritta, il divieto di provare per testi patti aggiunti o contrari al contenuto di un documento, posto dall’art. 2722 c.c., si riferisce ad un atto formato con l’accordo delle parti e non opera con riguardo ad una fattura che contiene, invece, solo una dichiarazione unilaterale. Cassazione Civile, Sezione 2, Ordinanza 19-9-2019, n. 23414

 

Donazione indiretta

La donazione indiretta è un contratto con causa onerosa, posto in essere per raggiungere una finalità ulteriore e diversa consistente nell’arricchimento, per mero spirito di liberalità, del contraente che riceve la prestazione di maggior valore; differisce dal negozio simulato in cui il contratto apparente non corrisponde alla volontà delle parti, che intendono, invece, stipulare un contratto gratuito. Ne consegue che ad essa non si applicano i limiti alla prova testimoniale – in materia di contratti e simulazione – che valgono, invece, per il negozio tipico utilizzato allo scopo. (Nella fattispecie, la S.C. ha confermato la sentenza gravata che aveva ritenuto l’esistenza di donazioni indirette sulla base di prove presuntive). Cassazione Civile, Sezione 2, Ordinanza 18-7-2019, n. 19400

 

Interpretazione del documento contratto concluso per iscritto – Ammissibilità della prova per testi

Il divieto, previsto dall’art. 2722 c.c., di dimostrare con testi la conclusione di accordi anteriori o contemporanei rispetto ad un contratto stipulato in forma scritta opera quando la prova si riferisce alla contrarietà tra ciò che si sostiene essere pattuito e quello che risulta documentato, ma non ove tenda solo a fornire elementi idonei a chiarire o interpretare il contenuto del documento. Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza 7-11-2018, n. 28407

 

Inammissibilità della prova testimoniale ex artt. 2722 e 2723 cc – Onere di preventiva eccezione della parte interessata

L’inammissibilità della prova testimoniale, ai sensi degli artt. 2722 e 2723 cod. civ., derivando non da ragioni di ordine pubblico processuale, quanto dall’esigenza di tutelare interessi di natura privata, non può essere rilevata d’ufficio, ma deve essere eccepita dalla parte interessata, prima dell’ammissione del mezzo istruttorio; qualora, peraltro, nonostante l’eccezione d’inammissibilità, la prova sia stata egualmente espletata, è onere della parte interessata eccepirne la nullità, nella prima istanza o difesa successiva all’atto, o alla notizia di esso, ai sensi dell’art. 157, secondo comma, cod. proc. civ., l’una eccezione, quella d’inammissibilità, non dovendo essere confusa con l’altra, quella di nullità, né potendo ad essa … continua a leggere Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza 19-9-2013, n. 21443