Codice Civile
Articolo 2932 codice civile
Esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto
Se colui che è obbligato a concludere un contratto non adempie l’obbligazione, l’altra parte, qualora sia possibile e non sia escluso dal titolo, può ottenere una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso.
Se si tratta di contratti che hanno per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa determinata o la costituzione o il trasferimento di un altro diritto, la domanda non può essere accolta, se la parte che l’ha proposta non esegue la sua prestazione o non ne fa offerta nei modi di legge, a meno che la prestazione non sia ancora esigibile.
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Giurisprudenza:
Esecuzione specifica dell’obbligo di concludere il contratto contratto definitivo di compravendita per scrittura privata non autenticata – Quando è stato concluso un contratto definitivo di compravendita con scrittura privata non autenticata, l’interesse della parte alla documentazione del negozio nella forma necessaria per la trascrizione non trova tutela nel rimedio previsto dall’art. 2932 c.c., che concerne l’esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto e presuppone, quindi, la stipula di un preliminare, potendo essere soddisfatto, invece, con la pronuncia di una sentenza di mero accertamento dell’autenticità delle sottoscrizioni. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza d’appello che aveva ritenuto nuova e dunque inammissibile la domanda proposta in secondo grado ai sensi dell’art. 2932 c.c., nonostante l’attore si fosse limitato, in primo grado, a richiedere una pronuncia dichiarativa dell’avvenuto … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 3, Sentenza 5-9-2022, n. 26136
Eventi sopravvenuti alla stipula del contrato – La pronuncia di cui all’art. 2932 c.c. non è evocabile ove il bene oggetto del contratto, per eventi sopravvenuti alla stipula dello stesso, venga modificato non essendo possibile, in sede giudiziale, costituire un rapporto giuridico diverso da quello voluto dalle parti. (Nella specie, la S.C. ha cassato con rinvio la decisione che aveva disposto il trasferimento del 50 per cento del diritto di usufrutto sulla porzione di venti ventiquattresimi di un immobile in ragione della cessione di pari quota della nuda proprietà del bene da parte del promissario alienante a terzi; cessione intervenuta successivamente alla stipula di un contratto preliminare che, diversamente, disponeva la … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza 12-7-2022, n. 22011
Lodo arbitrale – Il lodo, promosso dal promittente venditore ai sensi dell’art. 2932 c.c., per l’inadempimento del promittente acquirente, che abbia disposto il trasferimento di un immobile in favore di quest’ultimo, subordinatamente al pagamento da parte sua del corrispettivo pattuito, è soggetto a imposta in misura fissa, in applicazione dell’art. 27, comma 1, del d.P.R. n. 131 del 1986, ove venga accertato che il lodo abbia subordinato l’efficacia del trasferimento alla volontà di una parte che è sempre rimasta inadempiente non avendo mai voluto, né potuto, adempiere l’obbligazione assunta con … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione Tributaria, Ordinanza 4-7-2022, n. 21111
Rappresentanza processuale del minore – In tema di rappresentanza processuale del minore, l’autorizzazione del giudice tutelare ex art. 320 c.c. è necessaria per promuovere giudizi relativi ad atti di amministrazione straordinaria, che possono cioè arrecare pregiudizio o diminuzione del patrimonio e non anche per gli atti diretti al miglioramento e alla conservazione dei beni che fanno già parte del patrimonio del soggetto incapace. Ne consegue che si atteggia ad atto di ordinaria amministrazione, per il quale non è necessaria la predetta autorizzazione, l’assunzione di una posizione processuale assimilabile a quella di un convenuto, come la proposizione di un atto di appello per contrastare la sentenza di primo grado che abbia accolto la domanda dell’attore di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere il contratto ex art. 2932 c.c., trattandosi di un … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza 5-4-2022, n. 10930
Domanda di accertamento della proprietà – Successiva domanda proposta in appello diretta a conseguire il trasferimento della proprietà di un immobile ex art. 2932 c.c. – Qualora nel primo grado di giudizio sia proposta domanda di accertamento della proprietà sulla base di contratto di vendita per scrittura privata, la successiva domanda proposta in appello diretta a conseguire il trasferimento della proprietà di un immobile ex art. 2932 c.c. è inammissibile, presentando “petita” immediati diversi, atteso che la modificazione della domanda ex art. 183 c.p.c. è possibile solo nel giudizio di primo grado, al fine di non determinare la compromissione delle potenzialità difensive della controparte, né l’allungamento dei tempi processuali. Cassazione Civile, Sezione 2, Ordinanza 1-3-2022, n. 6729
Trasferimento in proprietà di alloggi di edilizia residenziale pubblica – In tema di trasferimento in proprietà di alloggi di edilizia residenziale pubblica costruiti nel dopo terremoto ai sensi della legge n. 219 del 1981, gli eredi dell’assegnatario dell’immobile, che non abbia già stipulato con l’ente gestore un contratto preliminare di cessione di alloggio in proprietà prima di morire, non acquisiscono il diritto dominicale sull’alloggio e neppure vantano titolo per conseguirne la cessione ex art. 2932 c.c., perché il trasferimento dell’immobile può avvenire esclusivamente previa verifica della ricorrenza di determinate condizioni soggettive riferibili al solo assegnatario dell’alloggio, ed il diritto ad ottenere la cessione non è perciò trasmissibile, “iure haereditatis”, a chi sia succeduto “mortis causa” all’originario assegnatario. Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza 16-2-2022, n. 5032
Ratifica di un contratto preliminare di compravendita immobiliare, stipulato dal falsus procurator – La ratifica di un contratto preliminare di compravendita immobiliare, stipulato dal “falsus procurator”, non richiede necessariamente che il “dominus” manifesti per iscritto la volontà di far proprio quel contratto, potendo essere integrata anche dall’atto di citazione, notificato alla controparte e sottoscritto dal rappresentato o dal suo procuratore “ad litem”, con il quale si chieda l’esecuzione in forma specifica ai sensi dell’art. 2932 c.c., trattandosi di atto scritto che, redatto per fini conseguenziali alla stipulazione del contratto preliminare medesimo, è incompatibile con il rifiuto dell’operato del rappresentante senza poteri. Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza 15-2-2022, n. 4938
Pluralità di promittenti acquirenti costituenti un’unica parte negoziale – Quando una parte negoziale, nel senso di centro di imputazione delle posizioni attive o passive nascenti dal contratto, ha carattere soggettivamente complesso, essa resta insensibile alle mutazioni attinenti ai soggetti che la costituiscono, e tale insensibilità si riflette anche su quelle posizioni; ne consegue, con riguardo ad ipotesi di preliminare di compravendita, che ove più soggetti si siano obbligati, con un’unica promessa, ad acquistare “pro indiviso” un immobile, l’adesione di uno dei promittenti compratori all’unilaterale recesso del promittente venditore non impedisce agli altri di chiedere l’emissione della sentenza costitutiva che tiene luogo del contratto non concluso ex art. 2932 c.c., rendendosi acquirenti dell’intero immobile. Cassazione Civile, Sezione 2, Ordinanza 5-1-2022, n. 254
Vizi del bene da trasferire – Azione ex art. 2932 c.c. – Cumulabilità con l”actio quanti minoris’ – In materia di contratto preliminare, il promissario acquirente non resta soggetto alla sola alternativa della risoluzione del contratto o dell’accettazione senza riserve della cosa viziata o difforme, ma può esperire l’azione di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere il contratto definitivo e, cumulativamente, proporre un'”actio quanti minoris” per vizi della cosa, chiedendo l’eliminazione delle accertate difformità o la riduzione del prezzo; in tal caso, l’offerta del prezzo, ex art. 2932, comma 2, c.c., non è necessaria, ove il pagamento non sia esigibile prima della conclusione del contratto definitivo. Cassazione Civile, Sezione 2, Ordinanza 23-11-2021, n. 36241
Contratto preliminare di vendita di cose altrui – In tema di contratto preliminare di vendita, il promittente venditore di una cosa altrui, anche nel caso di buona fede dell’altra parte, può adempiere la propria obbligazione procurando l’acquisto del promissario direttamente dall’effettivo proprietario. Da ciò discende, da un lato, che il promissario acquirente che ignori che il bene, all’atto della stipula del preliminare, appartenga in tutto od in parte ad altri, non può agire per la risoluzione prima della scadenza del termine per la conclusione del contratto definitivo, potendo il promittente venditore, fino a tale momento, adempiere all’obbligazione di fargli acquistare la proprietà del bene, acquistandola egli stesso dal terzo proprietario o inducendo quest’ultimo a trasferirgliela; dall’altro che è solo dal momento in cui il venditore acquisisce la proprietà della … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 2, Ordinanza 19-10-2021, n. 28856
Imposta di registro – Atto di cessione di quote societarie – In tema di imposta di registro, alla cessione di quota societaria, quand’anche avvenuta per effetto di sentenza emessa ai sensi dell’art. 2932 c.c., si applica la disciplina specifica di cui all’art. 11 d.P.R. n. 131 del 1986 che prevede l’assoggettamento dell’atto all’imposta di registro in misura fissa. Cassazione Civile, Sezione Tributaria, Ordinanza 23-6-2021, n. 18037
Preventiva costituzione in mora dell’obbligato a concludere il contratto – L’esperimento dell’azione diretta ad ottenere, giusta l’art. 2932 c.c., una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso non è condizionato ad una preventiva costituzione in mora dell’obbligato a concludere il contratto, dovendosi l’interesse alla sua proposizione stabilire solo in base ad una situazione obiettiva di inadempimento, né il suo accoglimento è subordinato alla presentazione di un’offerta formale della controprestazione, ex artt. 1208 e 1209 c.c., essendo idonea anche la sola … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza 11-4-2017, n. 9314
Mutamento della destinazione urbanistica del terreno promesso in vendita – In tema di esecuzione specifica di un contratto preliminare, il mutamento della destinazione urbanistica del terreno promesso in vendita (nella specie, da agricola ad edificatoria e residenziale), incidendo unicamente, senza mutarne la natura, sulla attitudine del bene ad una diversa utilizzazione o sfruttamento e, quindi, sulla utilità che da esso intende trarre il futuro proprietario, non costituisce ostacolo alla pronuncia ex art. 2932 c.c., a meno che non … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza 11-4-2017, n. 9314
Preliminare di vendita – Consegna del bene anteriormente alla stipula del contratto definitivo – Decorrenza del termine di decadenza per opporre i vizi noti – Esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto – In tema di contratto preliminare, la consegna dell’immobile, effettuata prima della stipula del definitivo non determina la decorrenza del termine di decadenza per opporre i vizi noti, né comunque di quello di prescrizione, presupponendo l’onere della tempestiva denuncia l’avvenuto trasferimento del diritto, sicché il promissario acquirente, anticipatamente immesso nella disponibilità materiale del bene, risultato successivamente affetto da vizi, può chiedere l’adempimento in forma specifica del preliminare, ai sensi dell’art. 2932 c.c., e contemporaneamente agire con … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 1, Sentenza 15 aprile 2016, n. 7584
Contratto preliminare – Azione ex art. 2932 cc – Cumulabilità con l’actio quanti minoris – In materia di contratto preliminare, il promissario acquirente non resta soggetto alla sola alternativa della risoluzione del contratto o dell’accettazione senza riserve della cosa viziata o difforme ma può esperire l’azione di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere il contratto definitivo e, cumulativamente, proporre un'”actio quanti minoris” per vizi della cosa, chiedendo l’eliminazione delle accertate difformità o la riduzione del prezzo; in tal caso l’offerta del prezzo, ex art. 2932, comma 2, c.c., non è … continua a leggere ► Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza 26 febbraio 2016, n. 3855