Prova scritta decreto ingiuntivo
Articolo 634 codice di procedura civile
Prova scritta
Sono prove scritte idonee a norma del numero 1 dell’articolo precedente le polizze e promesse unilaterali per scrittura privata e i telegrammi, anche se mancanti dei requisiti prescritti dal codice civile.
Per i crediti relativi a somministrazioni di merci e di danaro nonché per prestazioni di servizi fatte da imprenditori che esercitano un’attività commerciale e da lavoratori autonomi, anche a persone che non esercitano tale attività, sono altresì prove scritte idonee gli estratti autentici delle scritture contabili di cui agli articoli 2214 e seguenti del codice civile, purché bollate e vidimate nelle forme di legge e regolarmente tenute, nonché gli estratti autentici delle scritture contabili prescritte dalle leggi tributarie, quando siano tenute con l’osservanza delle norme stabilite per tali scritture. (1)
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(1) Comma così modificato prima all’art. 8, D.L.18.10.1995, n. 432 convertito, con modificazioni, dalla L. 20.12.1995, n. 534 con decorrenza dal 21.12.1995, e poi dall’art. 15, L. 22.05.2017, n. 81 con decorrenza dal 14.06.2017. Il testo previgente disponeva che:
“Per i crediti relativi a somministrazioni di merci e di danaro nonché per prestazioni di servizi fatte da imprenditori che esercitano un’attività commerciale, anche a persone che non esercitano tale attività, sono altresì prove scritte idonee gli estratti autentici delle scritture contabili di cui agli articoli 2214 e seguenti del codice civile, purché bollate e vidimate nelle forme di legge e regolarmente tenute, nonché gli estratti autentici delle scritture contabili prescritte dalle leggi tributarie, quando siano tenute con l’osservanza delle norme stabilite per tali scritture”.
Decreto ingiuntivo in forza di titolo di credito scaduto
Nella richiesta di decreto ingiuntivo in forza di titolo di credito scaduto è implicita la proposizione anche dell’azione causale, derivante dal rapporto sottostante, mediante utilizzazione del titolo medesimo quale promessa di pagamento, ai sensi dell’art. 1988 c.c., sicchè l’opposizione avverso quel decreto non può trovare fondamento nella sola circostanza della prescrizione dell’azione cartolare, spettando all’opponente di fornire la prova contraria alla presunzione di esistenza del rapporto fondamentale, fissata in favore del creditore dal citato art. 1988 c.c. Cassazione Civile, Sezione 1, Sentenza 3-1-2017, n. 26
Prestazioni professionali – Presentazione della parcella corredata dal parere del consiglio dell’ordine – Necessità
In base al combinato disposto degli artt. 633 e 636 cod. proc. civ., la domanda monitoria relativa a crediti per prestazioni professionali deve essere accompagnata dalla parcella delle spese e prestazioni, munita della sottoscrizione del ricorrente e corredata dal parere della competente associazione professionale, mentre non possono ritenersi idonee prove scritte, in relazione a tali crediti, la fattura e la copia autentica del registro IVA, ai sensi dell’art. 634 cod. proc. civ., riferendosi tale ultima norma alle diverse ipotesi dei crediti per somministrazione di merci e di denaro ovvero per prestazioni di servizi. Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza 31-10-2011, n. 22655
Crediti di lavoro e previdenziali
La legge n. 533 del 1973 non ha fatto venir meno l’ammissibilità del procedimento d’ingiunzione per i crediti di lavoro e previdenziali, ma si è limitata a prevedere l’applicabilità del rito del lavoro nel giudizio di opposizione, con la conseguenza che, configurandosi la prima fase come procedimento speciale a cognizione sommaria, retto dalle disposizioni sue proprie, il ricorso può essere redatto anche in modo sommario, purché sia accompagnato da uno dei documenti di cui agli artt. 634, 635 e 636 cod. proc. civ., mentre nella seconda fase, che costituisce un ordinario giudizio di cognizione, l’opposto, in qualità di attore in senso sostanziale, deve integrare la domanda proponendo nell’atto di costituzione, oltre alle necessarie specificazioni della pretesa, tutte le deduzioni ed eccezioni intese a paralizzare i fatti estintivi e modificativi dedotti dall’opponente o le pretese avanzate da quest’ultimo in via riconvenzionale, e ad indicare i mezzi di prova a loro sostegno. (In applicazione di tale principio, la S.C. ha confermato la sentenza impugnata, che aveva escluso l’irritualità del ricorso per decreto ingiuntivo proposto dall’Inps per il recupero di contributi e della memoria di costituzione depositata nel giudizio di opposizione, in quanto, pur non essendo state indicate le causali specifiche dei contributi richiesti, nel procedimento monitorio era stata prodotta la dichiarazione del funzionario dell’ente prescritta dall’art. 635 cod. proc. civ., mentre nel giudizio di opposizione era stato prodotto il verbale di accertamento notificato, contenente richiami agli elenchi allegati). Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza 28-7-2009, n. 17494
Crediti per prestazioni di servizi – Modifica ad opera del d.l. n. 432 del 1995 – Efficacia retroattiva – Esclusione
L’art. 634, secondo comma, cod. proc. civ. che, a seguito della modifica introdotta dall’art. 8 comma terzo, del d.l. 18 ottobre 1995, n. 432, convertito nella legge 20 dicembre 1995, n. 534 prevede che costituiscono prova scritta idonea all’emissione del decreto ingiuntivo le scritture contabili dell’imprenditore anche per i crediti relativi alle prestazioni di servizi, ha carattere innovativo e, dunque, ha efficacia solo per il futuro e non è applicabile ai decreti emanati prima della sua entrata in vigore. Cassazione Civile, Sezione 1, Sentenza 14-12-2006, n. 26826